Scrivere una lettera a qualcuno che non la leggerà mai, come una terapia che scava profondamente nei sentimenti, nel non detto, nelle cose sofferte.
Scoprire a dieci anni di aver avuto una sorella, morta prima della propria nascita, a soli sei anni. Scoprire che era quella brava, scrutare le vite di un padre e di una madre che non dicono nulla, perché l’argomento è intoccabile, sentirsi quella arrivata dopo, quella che, se tutto questo non fosse successo, non sarebbe nemmeno mai nata.
È ciò che fa la protagonista di questo brevissimo romanzo. Scrive una lettera alla sorella mai conosciuta, le racconta di quando ha scoperto della sua esistenza, quella domenica rimasta impressa nella sua memoria come un racconto che non avrebbe mai dovuto sentire, il racconto unico “non ce ne saranno mai altri – che per me inaugura il mondo in cui tu esisti in quanto morta e in quanto santa. Il racconto che proferisce la verità e mi esclude.”
Alla fine dice di te era più buona di quella lì. Quella lì sono io.
Io non scrivo perché tu sei morta. Tu sei morta perché io possa scrivere, fa una grande differenza.
È lei l’altra figlia, arrivata proprio perché l’altra non c’è più. È lei che scrive, che cerca di portare a galla ciò che mai è stato detto, e che, in un misto di indifferenza, risentimento, e presunzione ripercorre dettagli di una presenza che le è sempre stata taciuta, distesa come un’ombra sulla propria vita, particolari che si fanno via via più chiari e colmi di significato.
80 pagine delicate, profonde e taglienti.
Tu avevi per sempre sei anni e io continuavo la mia avanzata nel mondo con – avrei poi trovato a vent’anni la definizione in una poesia di Eluard – il mio duro desiderio di durare. A te era accaduta soltanto la morte.
Io non sarò sepolta in Normandia, vicino a voi. Non l’ho mai desiderato né immaginato. L’altra figlia sono io, quella che è fuggita lontano da loro, altrove.
L’ALTRA FIGLIA – ANNIE ERNAUX
L’ORMA EDITORE
TRADUZIONE DI Lorenzo Flabbi
PREZZO DI COPERTINA: € 8,50