Quando finisco un libro, rimango sempre un po’ in sospensione, bisognosa del tempo necessario per tornare alla realtà, o per decidere se ho voglia oppure no di tornare alla realtà, perché, l’ho già detto, lo so, ci sono storie che, dopo averle lette, non sei più come prima, non puoi essere più come prima.

Non credo che basteranno mai milioni di libri a raccontarci storie come questa per far cambiare le cose. Anzi, visti gli atroci sviluppi degli ultimi giorni, mi sa che stiamo arrivando veramente ad un punto di non ritorno, ad un momento della storia che i nostri figli e i figli dei nostri figli dovranno studiare e per il quale, io credo, non ci vergogneremo mai abbastanza.

La storia di Enaiatollah Akbari è una storia nota. Ho appreso giusto pochi minuti fa da mio figlio che anche a scuola ne hanno parlato. La professoressa di lettere l’ha portata in classe tramite una scheda di approfondimento durante lo studio delle attuali situazioni geopolitiche in Europa, e devo dire che mi fa piacere. Non è mai troppo presto per iniziare a sensibilizzare i ragazzi su un argomento così importante.

Dicevo, Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda è una storia nota, ed era da un po’ che volevo leggere questo libro. È la storia di uno, ma è anche la storia di tutti. È la storia dell’assurdo, del non è possibile che possano accadere cose del genere. È il disumano che accade ogni giorno sotto i nostri occhi chiusi. Ma è anche la storia della forza, del coraggio, della speranza e di un’Italia che mi piace. Un’Italia che allunga una mano per afferrarne un’altra, di un’Italia che dà una possibilità e che salva una vita, molte vite, voglio credere.

Mi piacerebbe poter dire a tutti gli Enaiatollah Akbari del mondo che qui siamo tutti così, e di non smettere di lottare e di sperare perché poi la nuova vita accade davvero. Mi piacerebbe. Sul serio.

NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI – FABIO GEDA

BALDINI&CASTOLDI
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