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La caduta dei Golden di Salman Rushdie

goldenMi sono fatta traghettare nel 2018 dall’ultimo romanzo di Salman Rushdie, La caduta dei Golden, iniziato il 17 dicembre e finito solo oggi.
Mi sono presa un mese di lentezza, ho scalato la marcia e ho viaggiato dal vecchio al nuovo anno senza fretta, assaporandomi il viaggio, pagina dopo pagina. Era davvero molto tempo che non impiegavo un mese per leggere un libro, indipendentemente dalle sue dimensioni, ma sono molto contenta della mia scelta, mi sono gustata le parole di Salman Rushdie una a una, le ho assorbite, spesso incassate, metabolizzate e fissate nella mia mente.

Nero Golden arriva a New York da un paese lontano con i suoi tre figli senza madre per prendere possesso della sede del suo esilio, una Domus Aurea piazzata nel centro del Greenwich Village, fingendo che non ci fossero problemi nel suo paese, nel mondo, o nella sua storia personale. Suona il violino, è amante del lusso, dello sfarzo e dell’antica Roma, l’imperatore Nerone è il suo modello, ed ecco il primo avvertimento: qualcosa, prima o poi, brucerà.

Il narratore, René, aspirante film-maker, instancabile e quasi ossessivo osservatore, vicino di casa Golden, rimarrà irrimediabilmente coinvolto dalle vicende che lui stesso ci narra e che porteranno al definitivo crollo dell’impero, dovuto principalmente alle seguenti cause: una lite tra fratelli, una metamorfosi inattesa, l’arrivo nella vita di Nero Golden di una giovane donna bella e determinata, un omicidio. (Più di un omicidio.) E nel lontano paese senza nome, finalmente, un buon lavoro di intelligence.

Una storia che non risparmia nessuno, che spoglia il sogno americano della sua patina dorata per riportarci a ciò che sogno americano forse non è mai stato, un occhio acuto sull’America di oggi, fate molta attenzione al Joker che ha conquistato il potere, e sulla terribile realtà alla quale il mondo ha avuto il coraggio di arrivare.

LA CADUTA DEI GOLDEN – SALMAN RUSHDIE

MONDADORI
PREZZO DI COPERTINA: € 23,00

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