Sembra un album di fotografie, questo romanzo in cui è racchiusa una vita intera.
Le immagini sono molto nitide e fanno trasparire i sentimenti, le paure, i sogni, la forza, il coraggio, le delusioni, i desideri, anche quelli più nascosti.
In una Lione post bellica che sta ancora curando le ferite provocate dell’occupazione nazista, arriva Louise, ragazza di montagna, in fuga da un ambiente famigliare oppressivo.
La sua vita cambia repentinamente, deve adattarsi a tutto ciò che è nuovo, la città, gli usi e costumi tra i ragazzi della sua età, lo studio all’università, i grandi capolavori letterari che schiudono nuovi mondi e nuovi perturbamenti, le prime avventure amorose, la musica.
Incontra Henri, pianista jazz che suona al Les Deux Pianos, e cede velocemente al suo fascino e alla sua corte, sperimentando per la prima volta il significato dell’amore. Henri, orfano di guerra, cresciuto con la nonna paterna, è uno spirito tormentato, ancora in preda al dolore per aver perso i genitori, un’anima troppo forte per Louise, che desidera maggiore serenità, e la loro storia finisce presto, trasformandosi poi in un’amicizia che ha e avrà per sempre un retrogusto di irrisolto.
Nel gruppo di amici più affiatati c’è anche Johann, tedesco, a Lione per studiare Farmacia. Tra i due nasce un amore bello e delicato, che sarà, per Louise, quello della vita. Per Johann decide di lasciare la sua terra e la sua famiglia e di andare a vivere in Germania, dove dovrà ricominciare tutto da capo, una nuova vita, una nuova lingua da imparare, la lotta contro la solitudine, i dubbi e le incertezze.
Qui Louise costruirà il suo futuro, un futuro fatto di amore, certo, che ben presto però lascerà spazio all’abitudine, di figli, lavoro, lontananza dagli affetti, rimpianti e dolore. Il tutto aggravato da un tarlo che Henri, un po’ per rabbia, un po’ forse per gelosia, le ha inculcato in una lettera che le ha consegnato durante una visita di Louise a Lione: suo suocero, il capostipite della sua nuova famiglia, potrebbe non essere la persona che sembra. A lei la decisione se convivere o meno con questo segreto, accettarlo come “acqua passata”.
Veloce la vita è un romanzo che si legge a pieno ritmo, va via svelto e rimane addosso, come, appunto, la vita stessa.
È la storia di una donna che impara a costruire la propria indipendenza e la propria forza attraverso le sue scelte e la sua volontà. Ne emerge il ritratto di un’esistenza che non può lasciare indifferenti, una storia universale che ci appartiene e che si ripete all’infinito.
Non ho potuto fare a meno di ripensare ai miei ultimi vent’anni, all’arrivo nella grande città da una piccola realtà di provincia, tutto nuovo, tutto da scoprire; gli amici, che sono stati la mia prima famiglia a Milano, quelli dello studentato, l’entusiasmo per le novità, i fallimenti, le cadute, le rivincite, gli amori, piccoli e grandi, le gioie, piccole e grandi, il dolore, a volte insormontabile, le scelte, il coraggio, la mancanza, la lontananza, la forza, insomma, tutto ciò con cui mi sono costruita, pezzo dopo pezzo, in un percorso che sembra lunghissimo e che invece è volato via in un batter d’occhio e che mi ha portata ad essere la donna che sono oggi, una donna forte e indipendente, a volte un po’ ammaccata, altre volte talmente felice, da poter toccare il cielo con un dito.
VELOCE LA VITA – SYLVIE SCHENK
KELLER EDITORE
PREZZO DI COPERTINA: € 15,50