Partire per un viaggio dei luoghi e dell’anima, un viaggio ricco racchiuso in 130 pagine che quando le chiudi ti viene voglia di prendere e andare.
I posti sono fatti dalle persone che li vivono, dalle loro abitudini, dai loro occhi, dalle rughe che solcano i loro volti, dalle mani che ne hanno toccato la terra.
E non c’è tesoro più ricco, al ritorno di un viaggio, di quello di portarsi a casa, nel cuore, le persone che ci sono capitate lungo la strada.
Non ho viaggiato molto al di là e al di qua dei Balcani, ma ne ho una voglia matta, un desiderio che coltivo da tempo.
Nell’Agosto del 1999 sono stata in Croazia per la prima volta, con colui che poi è diventato mio marito.
Siamo partiti ignari di quello che avremmo trovato, così, all’avventura, senza prenotare nulla, senza programmare niente.
Pensavamo di trascorrere due settimane al mare, un po’ qua e un po’ là, a bere fiumi di birra e non fare assolutamente niente.
Sono state due settimane ricchissime, di luoghi, di persone, di sapori, di tradizioni e di lacrime.
Sì, mi sono ritrovata a contemplare realtà che hanno scatenato in me un’emozione che non avevo messo in conto.
Ad un certo punto, alle porte di Dubrovnik, abbiamo trovato un camera in affitto nella casa di un contadino. Il signor Rafo e la sua famiglia ci hanno accolto come due figli in più, ci siamo sentiti a casa, coccolati e viziati per tutto il tempo della nostra permanenza.
Non avremmo mai voluto andare via.
Il signor Rafo aveva fatto la guerra. Ci ha raccontato tutto. Con le lacrime agli occhi ci ha detto delle violenze subite e della sua tenacia per difendere tutta la sua famiglia, la sua casa, la sua terra.
Non aveva bisogno di molte parole per farci capire quello che avevano passato, era tutto lì, scritto sul suo viso.
Tornando a casa, abbiamo deciso di non fare la costa, ma di passare dall’interno. Non me lo dimenticherò mai.
La guerra non la capisci veramente fino a quando non hai almeno visto quello che ne è rimasto.
Quel viaggio mi ha cambiata. Ho imparato, ovunque io vada, a godere delle persone che incontro e a portarmele a casa, nel cuore.
Balkan Circus di Angelo Floramo è un viaggio da fare, un percorso che arricchisce l’anima. Ci sono cose che non si possono ignorare, sapori che è obbligatorio provare, la storia è un patrimonio prezioso che non va perso.
La voglia di partire è cresciuta ancora e non posso fare altro che ringraziare La lettrice geniale, preziosa portatrice di nuove conoscenze, per avermi fatto incontrare BEE.
BALKAN CIRCUS – ANGELO FLORAMO
BOTTEGA ERRANTE – EDICICLO EDITORE
PREZZO DI COPERTINA: € 12,50