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Scemo di guerra di Paolo Ganz

Scemo di guerra di Paolo GanzUno di quei libri che ho deciso di leggere appena me lo sono trovato davanti.

Non lo cercavo, non lo conoscevo, è lui che ha trovato me, che si è fatto conoscere.

Estate 1915, la Grande Guerra.

L’allievo tenente Italo Ardenghi lascia il padre, la sua casa e la sua città, Treviso per raggiungere la brigata che lo aspetta già in linea sul Passo Vezzena.

Fiero della sua divisa e del compito che lo aspetta, parte con passo deciso e un futuro in tasca ancora tutto da sognare.

Giunto a destinazione, trascorre i primi momenti a cercare di prendere confidenza con i luoghi e le persone, e, con grande gioia e sorpresa, ritrova anche un ex compagno di corso della scuola ufficiali, Leonardo Pecchioli, di cui non aveva mai dimenticato il sorriso, la baldanza e la giovialità.

Avrebbe voluto scrivere una lettera piena di belle parole, di speranza per la guerra e l’Italia: la fedeltà al re, Trento, Trieste e la facile vittoria auspicata dagli alati versi di d’Annunzio. E poi raccontare del solitario viaggio tra i monti e degli incontri, dell’amico Leonardo ritrovato, e dell’imminente battaglia certamente vittoriosa. Rassicurare così il suo vecchio che l’aspettava a Treviso, dirgli che la guerra non era poi così brutta; confidargli che sì, qualcuno certe volte muore, ma muore per la patria, quindi diventa un eroe, e anche la morte non fa male.

Ma quello che tanti speravano di veder risolvere con un’azione veloce e dagli effetti collaterali limitati, si rivelò invece essere uno dei primi e più cruenti massacri sul fronte italiano della Grande Guerra: la battaglia del Basson.

In un’unica notte di guerra, la notte del plenilunio tra il 24 2 il 25 agosto 1915, gli ideali e le speranze di Italo Ardenghi si distruggono in men che non si dica, e lui, ferito nel corpo e nell’anima, cade nella disperazione più buia.

Rinchiuso nel manicomio militare di Sant’Artemio, dopo essere impazzito e aver perso la parola a causa di quella notte maledetta, vive in un continuo stato di paura e angoscia, attenuato solo dalle lunghe escursioni solitarie nei dintorni dell’edificio.

Sarà Maria, una donna forte e coraggiosa, a prendersi cura di lui, riportandolo in vita e facendone un uomo.

Ma la guerra non dà mai una tregua, e Caporetto è dietro l’angolo.

Scemo di guerra di Paolo Ganz va letto perché della guerra, della Grande Guerra come di tutte le altre, non se ne legge mai abbastanza, perché la lezione di ieri avremmo dovuto impararla e ricordarla anche oggi, perché ci sono ferite che non si vedono e che ti lasciano tutte le ossa intere ma l’anima annientata.

SCEMO DI GUERRA – PAOLO GANZ

NUOVADIMENSIONE
PREZZO DI COPERTINA: € 15,00

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