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L’inarrestabile ascesa di Turi Capodicasa di Stefano Amato

L'inarrestabile ascesa di Turi Capodicasa di Stefano AmatoAlla morte della signora Capodicasa, Turi rimane solo in quella casa grande, nessuno si prende cura di lui, nessuno gli porta da mangiare.

Prima era la signora ad occuparsi dei suoi pasti, poi, per qualche tempo, l’infermiera Daniela gli ha garantito almeno un tozzo di pane, poi più nulla, dispensa e stomaco vuoti.

Turi ha origini africane e un’età indefinita, tra i trenta e i quarant’anni.

La signora Capodicasa l’ha adottato e l’ha cresciuto da sola, isolandolo dal mondo intero, non facendolo mai uscire, e con la sola compagnia di tutti i film con i quali gli ha fatto trascorrere le intere giornate.

Ma Turi per lo Stato non esiste, perché la signora Capodicasa l’ha sì cresciuto come un figlio, ma non l’ha adottato seguendo tutto l’iter burocratico previsto.

Quindi, Turi, alla morte della signora, non rientra nemmeno tra gli eredi, anzi, a dirla tutta, di eredi non ce ne sono proprio, e lo sa bene l’ingegner Carpinteri, che su quella casa ha messo gli occhi da tempo, e che, si presenta alla porta qualche giorno dopo il lutto, per prendere le misure delle prossime mosse del suo piano: impossessarsi della bella casa e di tutti i mobili e i soprammobili in essa contenuti, grazie ad una messa all’asta non del tutto in regola.

Turi viene quindi costretto ad abbandonare il luogo in cui è cresciuto e si ritrova catapultato in un mondo che non conosce se non attraverso i numerosi film che ha visto.

Forza. Prendi armi e bagagli, e vattene.

Armi?

Turi ignorava cosa c’entrassero le armi. Eppure quell’uomo aveva detto proprio così. Dopo qualche istante di incertezza andò nel ripostiglio, dove, servendosi di uno sgabello, prese dalla rastrelliera in alto uno dei fucili da caccia del signor Capodicasa. La signora gli aveva sempre proibito di toccarli, ma qualcosa nel modo di fare dell’uomo coi baffi lo spingeva a obbedire.

Non sa intrattenere una conversazione, non ha idea di come funzionino le cose là fuori, ignora anche le più semplici regole della vita.

Una serie di equivoci piuttosto brillanti lo portano casualmente in contatto con l’alta società e con la classe politica siciliana e fanno di lui l’uomo del momento, il protagonista di una scalata sociale inarrestabile e, al contempo, esilarante.

Il mondo gira tutto intorno a lui, ma Turi, con un aplomb dato sostanzialmente dalla sua semplicità, non si fa scalfire da nulla, tiene testa a qualunque tipo di situazione e non perde mai di vista il suo unico obiettivo: mangiare.

L’inarrestabile ascesa di Turi Capodicasa di Stefano Amato racconta le esilaranti e rocambolesche vicende di un protagonista degli equivoci, specchio di una società stretta tra i pregiudizi e le apparenze.

L’INARRESTABILE ASCESA DI TURI CAPODICASA – STEFANO AMATO

HACCA EDIZIONI
PREZZO DI COPERTINA: € 15,00

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