Friedrich cresce solo, in Svizzera, in una casa grande, con la sola compagnia della governante.
La mamma è troppo dedita all’alcool e all’arte per concentrarsi sui bisogni del figlio.
Il padre, sebbene amorevole e pieno di attenzioni, è sempre in viaggio per lavoro, di conseguenza poco presente.
A causa di un incidente, Friedrich non vede più i colori.
Il mondo, all’improvviso, assume solo molte sfumature di grigio.
Per soddisfare la madre, desiderosa di vederlo dipingere e certa che la sua condizione si possa superare con l’esercizio, il ragazzo impara nuovamente a riconoscere le diverse tinte attraverso l’odore.
Una volta rimasi disteso così, con la fronte tra i colori, e mi accorsi che i vasetti avevano odori diversi. I colori erano realizzati con pigmenti naturali. L’indaco aveva l’odore delle papilionacee della nostra serra, il giallo Napoli d piombo, il rosso cadmio aveva l’odore di argilla in estate, il nero di fuliggine, il bianco di gesso. Più di tutti mi piaceva l’odore del carboncino. A parte le ore in soffitta, mia madre aveva smesso di darmi lezioni. Le visite ai musei cessarono. Adesso, quando dovevo riconoscere i colori per mia madre, mi chinavo vicinissimo sulla cassetta dove erano riposti. Qualche volta prendevo in mano i vasetti per sentirne meglio l’odore. La mamma mi picchiava più raramente. Una volta indovinai tre colori di fila. La mamma mi accarezzò l’indice.
Al culmine della sua adolescenza, Friedrich decide di inseguire il suo sogno di artista, lascia la casa in cui è cresciuto e parte, tra il disappunto della madre e l’incoraggiamento, morale ed economico, del padre.
Prima destinazione Berlino, dove vuole fermarsi qualche mese per approfondire gli studi, per poi riprendere il suo viaggio.
Alla scuola d’arte, durante una lezione di disegno, conosce una modella, Kristin, una ragazza molto bella e sicura di sé, contrappeso alla sua insicurezza e ingenuità.
Finiranno per innamorarsi, e la loro sarà la storia di un amore ossessivo, sbilanciato, dove, è chiaro fin da subito, le redini le tiene Kristin, pur essendo essa stessa fragile e vulnerabile.
Friedrich non lascerà più Berlino, se non dopo molto tempo e molti avvenimenti.
È il 1942, siamo in piena Seconda Guerra Mondiale, la Germania è alle prese con i comandamenti del Reich.
A Berlino la vita scorre tra bombardamenti, allarmi antiaerei, razionamenti, rastrellamenti che crescono di giorno in giorno e la volontà, comunque, di portare avanti l’illusione di una vita normale, nascosta nelle sale da ballo clandestine, dove la musica swing diventa la colonna sonora di una apparente leggerezza.
Kristin canta, Kristin balla, Kristin fa la modella alla scuola d’arte e forse insegna anche il latino, sa muoversi con disinvoltura tra i locali notturni, sa divertirsi e sa far divertire Friedrich.
Un giorno però, dopo una lunga assenza, si presenta alla porta di Friedrich ferita, con il volto e il corpo pieni di lividi e i capelli rasati.
E’ il giorno in cui Friedrich scopre che Kristin non è Kristin ma Stella, e che quella non è l’unica cosa che gli ha tenuto nascosta.
Lei non è così, pensavo quando andava per la città nel suo cappotto di pelle. Ora compresi che non era vero: lei era anche così.
Sullo sfondo di una città, di una nazione, di un mondo intero in preda alle leggi della guerra, del nazismo, della persecuzione razziale, con una profonda e abile analisi psicologica di tutti i protagonisti, Stella, di Takis Würger, ispirato alla vera storia di Stella Goldschlag, racconta un amore impossibile, un amore che consuma, un amore che pone continuamente in discussione la linea di demarcazione tra bene e male, tra ciò che si fa e ciò che si deve fare.
Facciamo quello che facciamo perché non possiamo fare diversamente.
Un romanzo che appassiona, che smuove sentimenti contrastanti e che mostra ciò che si è disposti a fare per sopravvivere, anche se il prezzo da pagare è quella macchia indelebile che mai potrà essere cancellata dalla storia dell’umanità.
Coinvolgente e disarmante, lo si legge trattenendo il respiro, in attesa di un epilogo tanto inevitabile, quanto spaventoso.
STELLA – TAKIS WÜRGER
FELTRINELLI
PREZZO DI COPERTINA: € 16,00