Le dinamiche di un nucleo familiare si dispiegano spesso attorno ai misteri, ai segreti che lo avvolgono.

Segreti custoditi dai singoli componenti, le cui vite, azioni e pieghe più profonde dell’animo vanno a comporre il quadro di insieme, quelle tessere del mosaico che fanno funzionare alla perfezione l’intero nucleo.

Ecco, la famiglia funziona come una squadra, segue regole non dette, soccombe a leggi decretate per lo più da sguardi silenziosi e da principi d’onore indissolubili.

Debrecen, Ungheria, anni cinquanta. Le due famiglie protagoniste sono i Tóth, saponieri, e i Kémery, di nobili origini.

János Tóth, il primogenito, colui a cui sono stati destinati tutti i risparmi per permettergli quell’istruzione che lo porta a diventare insegnate, sposa Paula Kémery, ma il matrimonio segna anche la fine dei rapporti di lui con la sua famiglia origine, troppo umile per potersi mischiare con quella blasonata dei Kémery.

In un romanzo corale che dà spazio alle singole voci dei protagonisti dell’intera vicenda, che si svolge nell’arco delle ventiquattro ore che precedono l’annuale uccisione del maiale e il relativo banchetto, scopriamo i misteri, le debolezze, le scelte, le umiliazioni, il passato e il presente di due famiglie e assistiamo allo svelamento di un segreto che condurrà alla morte, ma, nello stesso tempo, alla rinascita.

La notte dell’uccisione del maiale, il secondo romanzo di Magda Szabó, è un’opera dalla portata sontuosa, che va a scavare profondamente nelle pieghe più intime di ciascun personaggio, restituendoci quella parte di oscurità naturalmente insita in ogni animo umano.

LA NOTTE DELL’UCCISIONE DEL MAIALE – MAGDA SZABÓ

EDIZIONI ANFORA

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