L’impossibile sopravvivenza di una coppia alla morte del figlio; tutto ciò che ne rimane, la casa che è una giungla infestata di belve feroci, i silenzi che allontanano sempre di più.

Un simulacro di vita, fatta di giorni che si susseguono identici; e poi la rottura, che arriva vestita a festa, elegante e bella, e che lascia dietro di sé le macerie del crollo, la prima notte triste, che è la più lunga delle notti tristi ancora da vivere.

La scrittura, qualcosa che bisogna fare perché non c’è alternativa. Come respirare o mangiare. Se non respiri, muori; se non mangi muori. Ci sono persone, molto poche in realtà, che se non scrivono, muoiono. 

Scrivere di un’infanzia che la storia non ci ha mai raccontato, quella di Gesù di Nazareth.

Regalare al bambino di tutti qualcosa che gli è sempre stato negato, i primi passi, il dolore dei primi dentini, le prime cadute, le prime parole, il primo incontro con la morte.

Donargli una vita occulta, farlo diventare come tutti gli altri bambini.

Perché nessuno parla dei giocattoli di Gesù? Bisogna farlo. Dobbiamo regalare un’infanzia a questo bambino. Come, altrimenti, qualcuno potrà credere in lui.

L’incontro, sull’isola di Creta, molti anni dopo, di due vite che, silenziosamente, si riconoscono e ricominciano a vivere, in una rinascita che dà senso ad un dolore che è grande quanto il dolore del mondo.

Bambini nel tempo di Ricardo Menéndez Salmón è un libro bello, doloroso, delicato.

BAMBINI NEL TEMPO – RICARDO MENÉNDEZ SALMÓN

MARCOS Y MARCOS

PREZZO DI COPERTINA: € 15,00