In quarta di copertina c’è scritto, più o meno, che, tra una cosa e l’altra, con un po’ di pazienza, questo è un libro che si può leggere fino alla fine.
Altroché! Io alla fine ci sono arrivata senza nemmeno rendermi conto di essere arrivata alla fine. Cioè, me ne sono resa conto, perché sul libro c’è scritto FINE DEL LIBRO. Però, quello che voglio dire è che ci sono arrivata in un battibaleno, non ho avuto bisogno di avere pazienza, perché mi sono divertita talmente tanto, che adesso mi viene da parlare così, un po’ come è scritto il libro.
Libro che, per essere il primo libro di questo Paolo Onori, nato a Parma nel 1963, che abita a Casalecchio di Reno, proprio come Paolo Nori, che è nato a Parma nel 1963 e abita anche lui a Casalecchio di Reno, ma non si conoscono nemmeno un po’, devo dire che è proprio un bel libro.
Certo, a questo Marco Pietramellara, che, forse, visto che fa il giornalista, avrebbe dovuto chiamarsi in un altro modo, ecco, a questo poveretto in soli quattro giorni gliene capitano un po’ di tutti i colori.
Proprio a lui che, fosse per lui, non farebbe niente, che la sua politica è quella lì, di non fare niente. Invece gliene succedono un sacco.
La moglie, che non è proprio la moglie, ma la mamma della figlia, lo molla, di nuovo, e non gli parla più. La collega Enrica Spadoni in Coltellini esce fuori di testa per via del marito che la tradisce con la segretaria e la vuole lasciare. L’episcopato lo vuole denunciare per un articolo sul fatto che forse la religione cattolica nelle scuole non dovrebbe essere insegnata. L’imminente beatificazione di Stalin in Russia. La barista che quando ordini un toast ti chiede se te lo deve scaldare.
Insomma, in quattro giorni quattro, gli succede di tutto.
Ma io mi sono veramente divertita un sacco, con tutto questo parlare, che è come quando uno parla da solo e si fa dei ragionamenti lunghissimi.
Allora mi è venuta in mente mia mamma, quando andavo ancora a scuola, che la domenica mattina girava per casa a far mestieri e parlava parlava parlava da sola e faceva dei ragionamenti lunghissimi. Continuava ad entrare e uscire dalla cameretta dove mia sorella e io dormivamo e alle 8.30 circa, dopo essere entrata e uscita un centinaio di volte, ci chiamava e ci diceva alzatevi, che è quasi mezzogiorno.
Fare pochissimo di Paolo Onori è un libro divertente che racchiude tante di quelle cose che, se uno ha pazienza, forse riesce a leggerlo dall’inizio alla fine.
FARE POCHISSIMO – PAOLO ONORI
MARCOS Y MARCOS
PREZZO DI COPERTINA: € 16,00