Parlare di una raccolta di poesie mi è sempre sembrato molto difficile.
Ho sempre pensato di non poter riuscire a dire la mia su qualcosa che trovo molto più intimo di un romanzo.
Il romanzo scava, racconta, approfondisce, tira fuori le viscere, è molto profondo, ma, a dispetto del coinvolgimento che può creare, del riconoscimento o delle rivelazioni che può regalare, ti permette anche lo sguardo dall’alto, ti permette di avere molteplici punti di vista, di calibrare la prospettiva.
La poesia no.
Per quel che mi riguarda è diretta, una lama dritta al cuore, che non dà né tempo né spazio.
Le parole ti piovono addosso come proiettili e ti rimangono incollate alla coscienza, si sedimentano, si aggregano sul fondo del tuo barile e non escono più.
E’ difficile dimenticare i dettagli di una poesia che ti ha lasciato il segno, forse perché vive di immagini, visive e sensoriali, e le immagini rimangono molto più che le parole.
Una raccolta davvero interessante, questa di Allan Corsaro.
Poesie che graffiano e scavano l’asfalto della quotidiana solitudine.
La mia preferita:
Dimentico
passi d’asfalto e scatti turbo diesel
odore di pietra e polvere
strade senza memoria e muri che tacciono
treni e fari lanciati contro vento
attraversano la testa
e dal centesimo piano
il cervello cade nel piatto<
Dimentico
la rabbia che abbaia
in un angolo di deserto
occhi di ferro
sotto cieli antichi
nello schianto d’ogni notte
Dimentico
mio padre cuore d’orologio
braccia d’albero
ed occhi di campagna
Luisa
ha strappi sotto la carne
e pugni dentro al petto
mio nonno
un’immortalità di cera
sul suo letto di morte
dimentico
eppure
non posso
Allan Corsaro: parafrasando Pessoa, è un fingitore, di cose inutili come le radici che spaccano l’asfalto. Trascorre il tempo tra la sua stanza e il traffico di città di periferia scrivendo poesie nell’intento di racimolare i resti di un’impossibile identità.
A suo nome sono state pubblicate alcune poesie sul sito internet del collettivo Extravesuviana.
L’unico legame che mantiene con la realtà è di essere stato immaginato da qualche parte, da qualcuno.
Fiori d’asfalto ed altre solitudini è il primo libro che pubblica con ‘round midnight edizioni, e forse in assoluto è la sua prima raccolta di poesie.
Nessuno conosce la sua vera identità, o il suo vero nome, e questo è un vero problema per il fisco.
FIORI D’ASFALTO E ALTRE SOLITUDINI – ALLAN CORSARO
‘round midnight edizioni
PREZZO DI COPERTINA: € 8,00
Anonimo portatore di pseudonimo, Allan Corsaro e alla sua prima raccolta di poesie Fiori d’asfalto ed altre solitudini edito ‘roundmidnight Edizioni . 54 pagine di urbana solitudine in cui l’autore scrive sull’asfalto lacerato da radici prepotenti come la natura che tutto puo e vince anche quando si cerca di soffocarla o nasconderla.