Quando la fede si trasforma in fanatismo religioso e si fonde ad un marcato disturbo mentale il risultato non può che essere disastroso. Un’arma di distruzione di massa.
Non è mia intenzione giudicare ciò che non conosco se non per averne letto qualcosa qua e là e, in maniera un po’ più specifica, solo in quest’opera, ma le rivelazioni contenute in queste pagine sono a dir poco sconvolgenti e scatenano indubbiamente una serie di riflessioni, che spaziano dal “non è possibile che tutto questo accada ancora oggi” (e invece sì, è davvero possibile e si infila a gamba tesa nel mucchio di tutte quelle cose orribili che non è possibile che accadano ancora, ma che continueranno ad accadere ancora) al “devo assolutamente riuscire a fare capire ai miei figli quanto siano fortunati”, e questo è proprio frustrante, perché se c’è una cosa difficile da far capire a degli adolescenti fortunati è proprio quella di quanto possano essere fortunati rispetto a molti altri meno fortunati di loro.
Che poi, vogliamo chiamarla fortuna? Non lo so nemmeno io, ma crescere in una famiglia che si prende cura del tuo futuro e cerca di fornirti tutti gli strumenti adeguati affinché tu possa costruirtelo, un futuro, con le tue mani e con le tue scelte, credo sia decisamente meglio, rispetto a crescere in una famiglia nella quale impera solo la paura e l’odio e verso tutto ciò che non è come vuoi tu.
Forse sto divagando, me ne rendo conto, ma da quando ho chiuso l’ultima pagina continuo ad arrovellarmi il cervello nel cercare di capire e di trasformare quella sensazione di rabbia che ha accompagnato questa lettura in qualcosa di più costruttivo. E con questo non intendo assolutamente dire che questa lettura sia stata un’esperienza negativa, tutt’altro. È un libro devastante, potentissimo, feroce e davvero necessario ed è l’unico libro che ha avuto il potere di non farmi chiudere occhio in treno, io che di solito crollo in uno stato comatoso subito dopo la partenza, soprattutto se non sono nemmeno le cinque del mattino.
Tara nasce nel 1986 e cresce, scampando anche qualche volta alla morte, nella numerosa famiglia Westover, una famiglia mormona fino all’estremismo, alle pendici di Buck Peak, nell’Idaho. Lei e i suoi fratelli non sono stati registrati alla nascita, hanno ottenuto una registrazione tardiva, quando lo hanno chiesto loro, o quando si è reso necessario per avere qualche documento specifico, di solito, comunque, non prima dei nove o dieci anni e spesso con qualche difficoltà perché nessun adulto si ricordava mai la data esatta di nascita di un figlio o di un nipote e le versioni erano sempre diverse.
Nella famiglia Westover non si va a scuola, non si va dal dottore, non si va in ospedale nemmeno in punto di morte, non si sa nulla di ciò che accade nel mondo e non si conosce niente del passato. Per esempio, Tara ha ignorato l’esistenza dell’Olocausto fino a quando non ha cominciato il suo percorso di istruzione, a diciassette anni. Tutti devono lavorare, fin da piccoli, per dare una mano ai genitori: si raccolgono e si fanno essiccare le erbe necessarie a creare oli, unguenti e tinture per la mamma, levatrice e guaritrice, l’unica in grado di battere la medicina tradizionale che, si sa, non è nient’altro che uno strumento di Satana, e si lavora dalle otto alle dieci ore al giorno in discarica con il papà, per recuperare metalli da rivendere, in condizioni estreme e spesso in situazioni di pericolo mortale.
Gene Westover, il padre, è ossessionato dalla Fine del Mondo e fa in modo che la famiglia sia organizzata e preparata all’evento, facendo accumulare di tutto, dalle lattine di pesche sciroppate, che giacciono accatastate in quantità industriale in cantina, agli zaini d’emergenza che devono essere sempre a portata di mano, a centinaia di litri di benzina raccolta in un enorme serbatoio sotterrato vicino a casa loro. La Fine del Mondo ovviamente coincide con il 2000, e la delusione di quest’uomo, quando allo scoccare della mezzanotte non succede proprio nulla, rafforza ancor più la sua fede, facendogli compiere un altro passo verso la pazzia.
La paura la fa da padrona, i rapporti tra genitori e figli e tra fratelli sono per lo più dettati dalla legge del più forte e rispondono al costante imperativo del giudizio di Dio. In un clima pesante e buio, a peggiorare la situazione, già grave per via della crescente ossessione del padre, che si trasforma sempre più in follia pericolosa e fuori controllo, si aggiunge la violenza di Shawn, uno dei fratelli maggiori di Tara, che si manifesta in maniera sempre più imprevedibile e spaventosa, chiaro sintomo di un profondo disturbo mentale, che segnerà la vita di Tara per lunghissimo tempo e sarà uno dei motivi principali del suo definitivo distacco da una famiglia cieca e sottomessa.
La scoperta di Tara dell’educazione, della possibilità di cambiare le cose, di emanciparsi, di conoscere il mondo, di poter uscire dal buio e di meritare una vita migliore sarà per lei una vera e propria rivelazione, il motore che, dolorosamente e faticosamente, la farà allontanare da anni di paura e sottomissione e che la trasformerà in ciò che è oggi, una donna forte, affermata, una donna che scrive la storia.
Il cambiamento non è semplice, richiede uno sforzo disumano, procura tagli e ferite e costa davvero tanto, perché, per quanto ci si possa rendere conto di tutto ciò che di sbagliato c’è nella propria famiglia, i legami di sangue sono duri da recidere, è dura credere in se stessi e sentirsi adeguati, quando tutti ti dicono che sei tu quella sbagliata, che quelle violenze, quei ricordi sono solo nella tua testa, e il percorso di Tara non è stato per niente facile, ma il suo grande lavoro di accettazione del dolore, di rielaborazione e introspezione l’hanno portata a vincere una nuova vita e a restituirci un documento universale sull’enorme e infinito potere dell’educazione, la sua necessità e le innumerevoli possibilità che può offrire.
Ripeto, è un libro feroce e potente, che deve sicuramente essere costato molto coraggio e molta forza. È una lotta per la sopravvivenza, una lotta per il diritto ad una vita migliore, e per questo e per tanti altri motivi, che ogni lettore saprà trovare dentro queste pagine, va assolutamente letto e fatto leggere e divulgato a più non posso. La sensazione di rabbia di cui ho parlato all’inizio non è ancora svanita, ma quella di gratitudine è molto più forte.
Questo libro è un gigantesco Manifesto della Libertà.
L’EDUCAZIONE – TARA WESTOVER
FELTRINELLI
PREZZO DI COPERTINA: € 18,00