Gli anni ’80 rappresentano un mondo dal quale noi quarantenni di oggi non potremo mai prescindere, ce li porteremo sempre addosso come una delle cose più strane e più belle che ci sia mai capitata.
Sarà per questo, per il mio senso di appartenenza a quegli anni, che questo libro mi ha coinvolto in maniera così potente. Ci ho pensato un bel po’, dopo averlo finito. Malinconicamente, con tanto dispiacere, come quando ti devi allontanare da qualcuno a cui tieni moltissimo.
Il 1984 fu l’anno in cui cambiò tutto. Per esempio, nacque mia sorella. E dici poco.
Fu un anno che seppe come farsi ricordare, come fare la storia. La Apple lanciò il Macintosh per il mercato di massa, due astronauti passeggiarono tra le stelle come divinità, e Marvin Gaye, che cantava quanto sia dolce essere amati, venne ucciso da suo padre con un proiettile dritto al cuore.
La famiglia di Fielding Bliss, rappresenta la tipica famiglia americana perfetta, padre avvocato, madre casalinga, fratello maggiore bello, statuario, adorato da tutti, con un futuro di successi già scritti, a partire dal baseball.
Sembrava proprio che nulla potesse scalfire questa perfezione, finché un giorno, Autopsy Bliss, un padre dal nome davvero bizzarro, ma del tutto azzeccato, decise di far pubblicare un annuncio sul giornale locale, un annuncio nel quale invitava il diavolo a Breathed, Ohio, così, come quando si invita qualcuno a pranzo a casa propria.
Egregio Satana, Diavolo chiarissimo, esimio Lucifero, e tutte le altre croci che siete costretto a sopportare, vi invito cordialmente a Breathed, in Ohio. Terra di colline e di balle di fieno, di peccatori e di uomini capaci di perdonare.
Che possiate venire in pace.
Attestandovi la mia fede,
Autopsy Bliss
Perché? Perché voleva vedere con i suoi occhi.
E il diavolo accettò l’invito.
Il diavolo arrivò a Breathed, Ohio, sotto le spoglie di un ragazzino tredicenne di colore. Occhi verdi magnifici, che disse di essere proprio l’angelo caduto e di chiamarsi Sal.
Arrivò con un caldo infernale, un caldo che scioglieva ogni cosa, il ghiaccio, il cioccolato, i gelati, ma anche la paura, la fede, l’ira, e ogni collaudato modello di buonsenso. Scioglieva l’esistenza della gente, gettandone il futuro in cima al mucchio di terra sulla pala del becchino.
Arrivò per dare a tutti ciò di cui avevano bisogno, un amico, un fratello, un figlio, un amore, un colpevole. Il capro espiatorio per il dolore, l’odio, il razzismo, l’ignoranza e la follia di tutti coloro che, ad un certo punto, dovettero fare i conti con la propria realtà, per nulla perfetta come poteva sembrare.
L’estate che sciolse ogni cosa di Tiffany McDaniel è un libro che mi ha scosso davvero molto e che farò fatica a dimenticare.
L’ESTATE CHE SCIOLSE OGNI COSA – TIFFANY MCDANIEL
Edizioni ATLANTIDE
PREZZO DI COPERTINA: € 26,00