“Credi nel tuo Dio se puoi,
ma credi soprattutto nella vita.
Se la tua vita dimentica il tuo Dio, tieniti stretta la vita.
Se il tuo Dio ti impedisce di vivere, abbandona il tuo Dio.
La tua vita è l’unica cosa che hai
e, chiunque tu sia, il tuo Dio non è il mio.”

L’amore raccontato in questo romanzo è un amore travolgente e inarrestabile.

La forza divoratrice di questa passione che cresce a dismisura è l’energia luminosa che attraversa l’intero romanzo, dalla prima all’ultima pagina.
Il sentimento incontenibile che lega indissolubilmente queste due anime in un vincolo proibito è così potente che niente e nessuno riuscirà a fermarlo.

Denis è una ragazzo di soli quattordici anni che frequenta la classe quarta di un college di Gesuiti, districandosi quotidianamente tra atteggiamenti indisciplinati e conseguenti punizioni.

In ospedale, dove mal volentieri si reca con i suoi compagni di classe per donare due ore del suo tempo agli ammalati tenendo loro compagnia, incontra suor Clotilde.

Lei di anni ne ha ventisei, indossa l’abito bianco, che la fa sembrare un angelo, e, in quel viso perfetto, incorniciato dal candido velo, porta incastonati gli occhi azzurri più belli che Denis pensa possano esistere al mondo.

L’elettricità che si sprigiona al loro primo sguardo è l’innesco di tutto ciò che succederà da quel momento in poi: la nascita, la crescita e l’esplosione di un amore bruciante, a cui tutti, ovviamente, cercheranno di opporsi.

Sébastien Japrisot, nato a Marsiglia nel 1931, ha scritto questo romanzo, quando di anni ne aveva solo diciotto, con una delicatezza e uno stile così puri e spontanei da rendere la tensione erotica che si sprigiona tra i due amanti potente e palpabile per tutta la durata della storia e oltre.

Non a caso, Emmanuel Carrère lo ha definito un grande scrittore, uno dei più originali del suo tempo.

La cattiva strada, di Sébastien Japrisot, è un romanzo perfetto che, con immensa grazia, coinvolge il lettore in una passione impetuosa, gargantuesca e indomabile che fa battere forte il cuore fino all’ultima pagina.

“Fosse anche la cattiva strada, l’abbiamo presa insieme. E da questo punto di vista siamo sulla buona strada.
Custodiremo il nostro amore. Lasceremo che passi il tempo – cinque, sei anni? – e saremo di nuovo in piedi. Con il nostro amore rimetteremo in piedi tutto questo sfacelo. Nient’altro conta.”

LA CATTIVA STRADA – SÉBASTIEN JAPRISOT

ADELPHI
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