Questo romanzo è stata l’ennesima riprova di quanto io ami le storie della terra, delle radici, la musicalità di parole che possono essere dette solo nella loro forma originale, quei dialetti che fanno dell’Italia un mondo variopinto e quasi magico.
La storia di Rosa, di Paolo e della Dragunera affonda la sua forza e la sua potenza in una Sicilia ruvida, dove terra e magia si fondono e creano vita ed energia, un’energia che può plasmare e distruggere contemporaneamente tutto ciò su cui si posa.
Rosa Sciandra, la Sciandra, vorrebbe tornare nella casa in cui è cresciuta, quella in cui tutto andava bene finché c’era suo padre che la faceva volare, quella da cui è stata strappata il giorno in cui sua madre è morta e lei è stata mandata a vivere con una vecchia parente, perdendo le tracce dell’unico pezzo di famiglia che le era rimasto, suo sorella.
Rosa però non può tornare in quella casa, sono passati molti anni, la costruzione è in rovina, lei è rimasta sola e, per guadagnarsi da vivere, è diventata la puttana del paese.
Tra tutti i clienti, che odia e di cui non vede l’ora di liberarsi al termine dell’appuntamento, c’è Paolo, l’unico con cui tutto è diverso, l’unico con il quale non le dispiace trascorrere del tempo anche quando è tutto finito, l’unico che aspetta con ansia tutti i sabati e per il quale prova un amore struggente e disperato.
Per Paolo, Rosa è un’ossessione, così come lo è anche un’altra donna, ammaliante e maledetta e che lui non può permettersi di desiderare perché è la moglie di suo fratello e perché si dice che sia una strega, la Dragunera, una fimmina sensuale, senza vergogna e senza paura, che semina tempesta su tutto ciò su cui posa lo sguardo.
Paolo lavora sodo, si occupa della terra di famiglia, porta avanti ogni giorno, senza stancarsi mai, il suo dovere di figlio, al contrario di suo fratello che ha provato a trasferirsi al nord in cerca di fortuna, tornando poi sui suoi passi nella speranza di essere nuovamente accolto come il figliol prodigo. Ma quando decide di sposare la Dragunera, il padre non ne vuole più sapere, non si può portare il diavolo in casa.
Finché, il giorno della vendemmia, i fratelli si ritrovano nuovamente faccia a faccia, e, tra i rituali del raccolto e della spremitura, l’arrivo della Dragunera si staglia come una tempesta di acqua e di vento. Per Paolo, è l’inizio dell’ossessione, per Rosa, è l’inizio della fine.
La Dragunera, di Linda Barbarino, l’ho amato dalla prima all’ultima pagina, travolta da un’energia che scaturisce anche dal non detto. Immagini sensuali e violente, vengono fuori da una narrazione potente che trae la propria forza proprio dal dialetto, una lingua che racconta un mondo che non potrebbe essere detto altrimenti.
Ultimo romanzo prima della pausa estiva per il gruppo di lettura #AbsoluteBeginners de La Lettrice Geniale, un esordio davvero magico e travolgente.
LA DRAGUNERA – LINDA BARBARINO
IL SAGGIATORE
PREZZO DI COPERTINA: € 17,00