Cristiano Cavina è uno che, se lo porti in macchina da Milano a Solonghello, non apre bocca, se
ne sta zitto zitto seduto dietro.
Ok, era mattino e si era alzato presto. Però poi arriva a SPAM e, quando tocca a lui, inizia a raccontare la sua storia. La pizza, Casola, la famiglia, l’ITIS, la Dandini che lo scambia per un tecnico, e non si ferma più e tu staresti lì delle ore ad ascoltarlo e alla fine gli vuoi bene per sempre.
La pizza per autodidatti è un libro in cui ci si trova di tutto, perché è proprio come lui. Ci sono dentro le cose che ci ha raccontato, c’è la sua vita, ci sono aneddoti che fanno ridere tanto e altri che ti allargano il cuore e quasi ti ci commuovi sopra.
C’è scritto come si fa una pizza, i trucchi e gli stratagemmi da attuare se non si è proprio dei pizzaioli esperti ma si ha bisogno di fare lo stesso bella figura.
Io, nel corso degli anni, la pizza l’ho fatta innumerevoli volte, ma tante davvero, anche stasera, per esempio, a cena si mangerà pizza, sono qui che aspetto che l’impasto lieviti al punto giusto.
Insomma, l’ho fatta tante volte, ma mai, dico mai una volta che mi sia venuta allo stesso modo. Ho avuto picchi di successo decisamente inspiegabili e innumerevoli disastri altrettanto misteriosi.
Ovviamente le pizze peggiori sono quelle che ho preparato per ospiti a cui tenevo particolarmente, chevvelodicoaffare.
Io non so come Cristiano preferisca farsi definire, se uno scrittore o un piazzaiolo, forse tutti e due, forse nessuno dei due, non perché non ci si senta, ma perché, da quel poco che ho capito, mi sa che delle definizioni non se ne fa mica niente. Però volevo dirgli, per quel che possa contare, che, da parte mia, come scrittore è senz’altro promosso, mi sembra che gli venga piuttosto facile far bella figura con gli ospiti quando scrive.
A me piace molto, e quello che mi rimane, dopo averlo letto, è il senso di una cosa vera, di qualcuno che è proprio così sia dentro le pagine che fuori.
Per quanto riguarda la pizza, non so, non ho ancora avuto il piacere di provarla e spero di poterlo fare presto. Ma se tanto mi dà tanto, considerato che il cuore è sempre lo stesso e che il pizzaiolo lo fa da una vita, mi sento di dire che spero lui possa continuare ad essere un pizzaiolo quando cè, scritto proprio così, come lo si legge sull’insegna luminosa a led rossi che suo zio tiene appesa sopra la cella frigorifera dei dolci, in pizzeria.
Su questa insegna le frasi scorrono come gli indici telematici della borsa di New York, “LA PIZZERIA IL FARRO E APERTA TUTTI I GIORNI TRANNE DI MARTEDI ANCHE CON PIZZE D’ASPORTO”, poi ci sono tre asterischi che lampeggiano, e ricomincia: “E USCITO IN LIBRERIA L’ULTIMO ROMANZO DI CRISTIANO CAVINA (PIZZAIOLO QUANDO CE’). Senza l’apostrofo.
La pizza per autodidatti di Cristiano Cavina è un libro che unisce mondi diversi, preziosi consigli di cucina e meravigliosi racconti di vita. Tutto quanto esaltato da quel calore tipico del sangue romagnolo.
LA PIZZA PER AUTODIDATTI – CRISTIANO CAVINA
MARCOS Y MARCOS
PREZZO DI COPERTINA: € 12,00