Dopo aver adorato Tokyo Express, torno qui non solo a confermare il mio amore per Matsumoto Seichō, che arriva in Italia con questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1961, grazie ad Adelphi Edizioni, ma per la letteratura giapponese tutta e per il Giappone, una terra che ha sempre tanto da insegnare, anche solo con il silenzio.
Kiriko, una giovane donna di vent’anni, parte dal lontano Kyūshū per arrivare fino a Tokyo.
Deve assolutamente convincere un illustre avvocato ad occuparsi del fratello che, accusato di omicidio, si trova in carcere e rischia la pena di morte.
Ma Kiriko non ha i soldi per potersi permettere quella difesa, così l’illustre avvocato Ōtsuka, molto impegnato e distratto da altri pensieri, rifiuta il caso.
La ragazza si scusa, esce dallo studio e se ne va.
Kiriko abbassò lo sguardo e rifletté per qualche istante. In silenzio, senza muovere un muscolo. Malgrado le linee morbide della sua figura, c’era qualcosa di inflessibile in lei, pensò l’avvocato, come fosse stata forgiata nell’acciaio.
“Capisco”.
Con lo sguardo sempre abbassato fece il gesto di alzarsi. Non si mosse di scatto, ma a Ōtsuka sembrò che un’improvvisa raffica di vento lo avesse investito.
“Mi scusi per il disturbo” disse Kiriko accennando educatamente un inchino.
Il fratello viene condannato a morte e muore in carcere, qualche mese prima dell’esecuzione capitale.
Comincia così la storia di Kiriko, una storia gelida, una vendetta studiata meticolosamente, passo dopo passo, che porterà la ragazza, lucida e determinata, ad arrivare fino in fondo per ottenere ciò che le spetta di diritto: la dimostrazione dell’innocenza del fratello.
La ragazza del Kyūshū, di Matsumoto Seichō, è un noir esemplare, coinvolgente, che tiene il lettore, pagina dopo pagina, in una costante tensione.
È una storia agghiacciante, che non fa sconti a nessuno e che dimostra quanto lontano possa arrivare la fredda e spietata forza di volontà.
LA RAGAZZA DEL KYŪSHŪ – MATSUMOTO SEICHŌ
ADELPHI
PREZZO DI COPERTINA: € 18,00