Che cosa si può dire di un libro che inizi e non molli dalla prima all’ultima pagina?
355 pagine che scivolano via senza dover nemmeno respirare?
Non ho ancora capito che tipo di scrittrice sia la Joyce Carol Oates e forse non lo capirò mai, so solo che è il terzo libro dell’autrice americana che leggo e – completamente diverso dagli altri due, così come gli altri due sono completamente diversi tra loro – probabilmente ciò che hanno in comune è proprio la capacità dell’autrice di tenerti incollato lì, senza possibilità di scelta.
Sto farneticando. È solo che l’ho appena finito e sono in quella fase lì, di quando finisci un libro, e te ne stai a fissare il vuoto, ad assorbire la vita di quelle pagine, inevitabilmente.
Le ferite, che siano ereditate nell’anima, o portate addosso come monito di una vita che non hai mai capito abbastanza, quelle ferite accomunano la gente, ti fanno attirare gente ferita, gente che ti trovi a non capire, a odiare, poi ad amare, poi a non poterne fare a meno.
È questo il destino di Joshua Seigl e di Alma Busch, protagoniste de La Ragazza Tatuata.
Due vite imprescindibili. Nonostante tutto. E ad ogni costo.
LA RAGAZZA TATUATA – JOYCE CAROL OATES
TRADUZIONE DI: Francesca Maioli
MONDADORI
PREZZO: € 13,00