A dispetto della frenesia che, ogni anno, immancabilmente, contraddistingue il mese di dicembre, che ci vede tutti ai blocchi di partenza, pronti a scattare nell’affannosa rincorsa a qualcosa per cui si è sempre in ritardo, i miei sono stati giorni lenti, molto lenti. Giornate conquistate una a una, ostacoli osservati in cagnesco, affrontati, superati e buttati via, avanti un altro, verso la pace e la tranquillità, grazie, ché qui non se ne può più.
E per quella legge in cui credo ciecamente, che nulla avviene per caso, il mio lento dicembre ha viaggiato in compagnia di questo libro, di cui ho assorbito, gustato con tutta calma, ogni singola pagina, non poteva che essere così.
Le dame del Faubourg, primo di una trilogia di grande successo, non è un libro che si può leggere con voracità, va goduto in ogni sua parte, perché è talmente ricco e pieno di storia, eventi, conquiste, stravolgimenti, che ogni singola parte ha il diritto di essere portata in primo piano, di essere osservata con meraviglia e stupore.
Questa lunga saga familiare scolpita nel legno, ambientata a Parigi, nel Faubourg Saint-Antoine, attraversa i secoli e la storia come un lungo viaggio, quel viaggio che ha portato Jean Cottion, giovane apprendista, a bussare, ultima tappa del suo tour da compagnon, alla porta di Pierre Thirion, ancora ignari, tutti e due, del memorabile futuro che avrebbero costruito insieme.
Innovazioni, scoperte, rivoluzioni delle tecniche di lavorazione, creazioni magnifiche destinate ai lussuosissimi appartamenti reali, hanno preso vita, di generazione in generazione, nelle botteghe del Faubourg, per arrivare fino a quelle più nobili del Louvre, dove stirpi di illustri artigiani si sono susseguite, attraversando i secoli e le dinastie di corte, senza mai dimenticare le loro origini, anzi, tornando sempre “a casa”, in quel luogo dove tutto e molto di più è sempre stato possibile, grazie a menti geniali e brillanti e grazie alla protezione e al sostegno delle badesse di Saint-Antoine-des-Champs, le dame del Faubourg.
Ma le dame del Faubourg sono anche tutte le donne che hanno attraversato la storia di queste famiglie, mogli, madri, figlie, compagne coraggiose e determinate, protagoniste del cambiamento, delle rivoluzioni, del successo.
Un lungo viaggio, quindi, che Jean Diwo ha abilmente intrecciato agli eventi storici che hanno contraddistinto la Francia e il suo popolo nei tre secoli che vanno dal regno di Luigi XI fino alla vigilia della presa della Bastiglia, il 13 luglio 1789.
L’odore del legno, ovviamente, è ciò che sentirete in ogni pagina, e a me pare sempre così buono.
FUN FACT: nell’estate tra la quarta e la quinta liceo, ho trascorso due settimane di vacanza a casa di una mia cara cugina a Vitorchiano, un magico paesino in provincia di Viterbo. In quei giorni, pieni di meraviglia, tra un giro e l’altro, ho fatto la conoscenza del maestro Gastone, artigiano del legno che aveva realizzato alcuni mobili per la casa, appunto, di mia cugina. Il maestro Gastone era anche restauratore, insegnante presso l’Accademia di restauro di Viterbo. Ne ero rimasta talmente affascinata che tornata a casa, in quel periodo in cui si comincia a pensare a “cosa farò da grande”, mi ero decisa a prendere quella strada. Le cose poi non sono andate così e ci ho pensato spesso in questi (molti) anni. Immaginate quanti “se” mi sono saltati in testa durante questa lettura…
LE DAME DEL FAUBOURG – JEAN DIWO
21lettere
PREZZO DI COPERTINA: € 20,00