Giorgio Ermetici è un avvocato penalista con una carriera non particolarmente brillante. Ha quarantasei anni, è divorziato, padre di due figli, lettore bulimico e accanito bevitore di cognac.

Forse non lo si può proprio collocare sull’orlo del fallimento personale, ma diciamo che sicuramente non se la sta passando proprio bene.

Sta pensando alla storia dell’invidioso e dell’invidiato, una delle tante narrate in Le mille e una notte, quando riceve una chiamata dalla procura: è stato nominato difensore d’ufficio di Ibrahim Al Rishani, un giovane marocchino accusato di essere un terrorista islamico coinvolto nell’organizzazione di almeno tre attentati falliti in Italia.

La sorte, delle volte.

Prima reazione: paura. Di non essere all’altezza, di fallire, di essere giudicato.

Strategia ideale per togliersi dall’impasse: non farsi troppo carico di questo caso, lasciar scorrere la giustizia, assistere passivamente, accompagnare Ibrahim verso la condanna, pur assicurandogli il diritto di difesa.

La realtà sarà completamente diversa.

I radicati pregiudizi, alimentati dalla sua accesa islamofobia, che gli fanno cominciare questo caso con il piede sbagliato, saranno in realtà il motivo che muoverà Ermetici a intraprendere un percorso di conoscenza di ciò che ignora e non capisce, di ciò che è diverso e lo spaventa.

La ricerca della comprensione diventerà sempre più pressante, quasi un’ossessione, un faccia a faccia con molte delle grandi paure dei nostri giorni: tutto quello che si cela in ciò che è diverso da noi, che non conosciamo e che è più facile temere e giudicare, che avvicinare, approfondire, includere.

La difesa di Ibrahim si trasforma in ricerca, e la narrazione degli eventi, in un equilibrato alternarsi di realtà e sogno, diventa una storia che affonda le sue origini in un tempo molto più antico, ricordi di luci e ombre, luoghi, persone, colori, odori, di quel fascino che avvolge tutto ciò che è credenza, tradizione, fede religiosa, e di quel fuoco che brucia e distrugge ogni volta che la paura si trasforma in odio.

L’Errante, ci pone al cospetto dello scontro di culture che sta caratterizzando il nostro tempo.  È una storia che coinvolge e trascina lungo molteplici strade, quasi un’aquila che alzandosi in volo, ci artiglia e ci porta in alto consentendoci di abbracciare, con un unico sguardo, il mondo intero, la vita di tutta l’umanità. E la scrittura di Alessandro Bruni, ancora una volta, è una calamita, una forza a cui non si può resistere, occorre andare, non fermarsi e accompagnare Giorgio Ermetici lungo tutto il suo viaggio, che è anche il nostro.

L’ERRANTE – ALESSANDRO BRUNI

ROUND ROBIN EDITRICE

PREZZO DI COPERTINA: € 15,00