Ottobre 1963: una studentessa ventitreenne è costretta a percorrere vie clandestine per poter interrompere una gravidanza. In Francia l’aborto è ancora illegale – la parola stessa è considerata impronunciabile, non ha un suo posto nel linguaggio.
Grazie a L’Orma Editore, e grazie alla maestria di Lorenzo Flabbi, torna per noi in Italia Annie Ernaux, con un’altra di quelle opere che lasciano il segno, un grande esempio di quella letteratura contemporanea che fa dell’autobiografia uno strumento di indagine che non fa sconti a nessuno e di cui l’autrice ne è esempio indiscusso.
Partendo dall’esperienza di una ragazza di ventitré anni, costretta a ricorrere ad una soluzione illegale e pericolosa per poter difendere la propria scelta, L’evento non è solo la denuncia della mancanza di un diritto, ma è, soprattutto, l’analisi lucida e meticolosa di una società che giudica e si gira dall’altra parte lasciandoti in completa solitudine, della superficialità e della mancanza di responsabilità di un uomo che svanisce nel nulla, preoccupandosi esclusivamente che il problema venga risolto.
All’epoca in cui L’evento ebbe luogo, il 1963, l’aborto in Francia non era ancora legale, lo sarebbe diventato nel 1974, in Italia nel 1978, in molte parti del mondo è ancora proibito, ma la considerazione obbligatoria è che, legge o non legge, le cose non sono poi così cambiate.
L’aborto è ancora qualcosa di cui è meglio non parlare, continua ad essere giudicato come atto di egoismo e superficialità, come violazione del diritto alla vita, è qualcosa che riguarda solo le donne, la maggior parte degli uomini persevera nel ritenersi esclusa da tutto ciò, la solitudine è rimasta, il tabù non è stato cancellato, tra i medici e gli operatori professionali ci sono ancora molti che, appellandosi all’obiezione di coscienza, seguitano a rendere difficile l’applicazione del diritto di scelta che la legge difende.
Da anni giro intorno a questo avvenimento della mia vita. Leggere in un romanzo la narrazione di un aborto mi fa trasalire, mi getta in uno sbigottimento senza immagini né pensieri, come se istantaneamente le parole si facessero sensazione violenta.
Scegliere di abortire è un atto talmente potente che non potrà mai lasciare la coscienza e la memoria di una donna, e, proprio per questo, dovrebbe essere sostenuto e accompagnato con maggiore importanza.
Quella solitudine, quel freddo che non ti abbandona, quella notte buia che sembra non voler finire mai, non dovrebbero esistere.
Con questo racconto è tutto un tempo che si è messo in moto e mi trascina mio malgrado. Ora so di essere determinata ad andare fino in fondo, qualsiasi cosa accada, nello stesso modo in cui lo ero a ventitré anni, quando ho strappato il certificato di gravidanza.
Ancora una volta la Ernaux torna a regalarci una di quelle storie imprescindibili, fondamentali per andare a comporre il mosaico della vita e della lotta che le donne sono sempre state chiamate a combattere in ogni tempo e in ogni luogo, una storia che fa luce sul passato, vale nel presente, è necessaria per il futuro.
L’EVENTO – ANNIE ERNAUX
L’ORMA EDITORE
TRADUZIONE DI: Lorenzo Flabbi
PREZZO DI COPERTINA: € 15,00