Quando riemergo dal mondo di Murakami mi capita sempre di sentirmi smarrita, senza punti di riferimento. Ancora oggi, a distanza di anni, mi capita di cercare nel cielo la seconda luna, quella di 1Q84.

Tutto viene messo in discussione e, a volte, mi ritrovo a dubitare anche di ciò che vedo con i miei occhi.

Forse è proprio qui che si nasconde la sua magia.

Nella capacità di ribaltare completamente la percezione del mondo e di aprire la vita ad ogni possibilità.

La storia raccontata in queste abbondanti 800 pagine è ricca di eventi e protagonisti che trasportano il lettore in luoghi, tempi e dimensioni sempre in bilico tra sogno e realtà.

È la storia di un grande amore. Un amore interrotto che non si arrende agli eventi. Un uomo pronto a rinunciare a tutto pur di riavere la donna che ama.

Kumiko si allontana da casa una mattina qualunque per recarsi al lavoro e non fa più ritorno. Si allontana volontariamente, abbandonando suo marito, Okada Toru, senza una spiegazione.

Kumiko non aveva alcun motivo per porre fine alla loro storia d’amore. Nemmeno un tradimento sarebbe stato sufficiente per cancellare per sempre ciò che avevano costruito.

Okada Toru, il Signor Uccello Giraviti, come lo chiama la giovane Kasahara May, non si dà per vinto. Non ci vede chiaro e vuole andare a fondo della questione. Talmente a fondo che un pozzo ormai prosciugato da anni sarà fondamentale…

La vita di Okada, da questo momento in poi, si articola lungo un percorso intricato di profonda analisi di se stesso. Un percorso che si incrocerà continuamente con le vite di altri personaggi, protagonisti dai caratteri ben marcati, ognuno a suo modo centrale per lo svolgersi della storia.

L’uccello che girava le viti del mondo è un romanzo ampiamente introspettivo, pieno e articolato, che incastra abilmente attori e piani narrativi differenti, immagini oniriche e fatti concreti, con un ritmo che non annoia mai e con la certezza di arrivare, alla fine, ad una perfetta chiusura del cerchio.

Haruki Murakami è uno scrittore colossale, uno dei miei preferiti. Quello che scrive è talmente coinvolgente da riuscire veramente a mettere in crisi le più banali certezze.

L’UCCELLO CHE GIRAVA LE VITI DEL MONDO – HARUKI MURAKAMI

EINAUDI – Super ET
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