“Se c’è qualcosa che amate, tenetevelo stretto perché non si può mai sapere quando verranno a portarvelo via.”

È una domenica qualunque in una cittadina qualunque del Sud degli Stati Uniti.
Durante la messa, Iggy avanza dal fondo verso il centro della chiesa, portando con sé una tanica di benzina.
Nel maldestro tentativo di darsi fuoco, qualcosa va storto.
Iggy si salva, muoiono venticinque fedeli.

A distanza di anni, gli abitanti di Harmony cercano ancora di dare un senso a quella tragedia.

Tra le voci che si alternano, si eleva mesta e potente quella del colpevole, disarmato, in attesa della fine, a raccontarci la storia di una vita in bilico sull’orlo dell’abisso.

Iggy si interroga, o forse prova a porsi le domande che gli altri vorrebbero fargli.
Prova a trovare risposte che non si fanno afferrare.
E l’urto provocato dalla sua voce è devastante, ci pone davanti a un disagio dalle proporzioni universali. L’abisso in cui ciascuno di noi può trovarsi a guardare.

I libri ti trovano. Ti trovano sempre. Ieri era il 14. Un qualunque 14, che non sarà mai più qualunque.
Ci sono giorni in cui la Costante si fa sentire di più.
Ma ci sono persone e cose che si amano e che, a tenersele strette, regalano cieli azzurri e farfalle e attimi di perfezione.

L’ULTIMA COSA BELLA SULLA FACCIA DELLA TERRA – MICHAEL BIBLE

ADELPHI

TRADUZIONE DI: Martina Testa

PREZZO DI COPERTINA: € 16,00