Iniziare a leggere un libro e dimenticarsi che è ora di preparare la cena fino a quando le bocche che devi sfamare non vengono a ricordartelo. Questo mi è successo appena ho cominciato Novembre di Teresa Verde e Massimiliano Mistri. Poi, mio malgrado, ho dovuto metterlo lì un attimo, sul comodino, mi sono alzata, ho fatto quel che dovevo fare, velocemente, e dopo, dopo basta, non ci sono più stata per nessuno.
Novembre è un mese violento, crudele, un mese che dà il nome ad un destino, quello di Clio.
È il giorno del suo compleanno, non aspetta niente e nessuno, nessun amico, nessuna torta, nessun regalo, niente di niente. Il telefono squilla. Clio risponde. Dall’altra parte, la voce di Dio. Dio è Mick D. Dunn, il suo idolo, D.D., dei Velvet Veins, gruppo icona del rock post grunge. E lei non capisce più niente, è terrorizzata. “Sono tornate”, pensa, le allucinazioni, quelle maledette allucinazioni che a fatica riesce a tenere a bada, “sono tornate e sono fottuta.”
Mette giù, lancia il telefono sul divano ed esce di casa, ha bisogno di prendere una boccata d’aria, di riordinare i pensieri, per quel che può fare, di respirare. Esce di casa con la paura di dover ricominciare da capo, di dover riaffrontare la malattia. Era passato un anno, un anno dall’ultima volta in cui li aveva visti. Un anno da quando Daria e tutti gli altri se ne erano andati per non tornare mai più.
Torna dentro dopo un tempo indefinito e, dopo un’eternità immobile, il telefono riprende a squillare. È proprio lui, è Dio, è D.D. e ha in testa un progetto. Un piano che la catapulta, in men che non si dica, alla volta della Finlandia.
Inizia così il viaggio di Clio. La borsa preparata in fretta e furia, il taxi verso l’aeroporto, la radio che, guarda un po’, trasmette uno speciale sui Velvet Veins, la costante compagnia di un’insolita guardia del corpo, Hilppa, una strana, pazza, finlandese che vive con D.D. e che non la lascia sola nemmeno per un istante.
L’arrivo a destinazione, la sistemazione in quella casa, che già di per sé potrebbe farti uscire fuori di testa per come è fatta, un castello di ghiaccio nel quale si aprono stanze, arredi, angoli segreti, luci, suoni al di là di ogni umana immaginazione.
Qui Clio scopre quale è il progetto di D.D., il motivo della sua presenza. Non una semplice intervista esclusiva, ma qualcosa di grande, di coinvolgente e sconvolgente, qualcosa in cui Clio avrà un ruolo da protagonista, qualcosa che la porterà a scavare nel profondo, a guardare nuovamente in faccia l’orrore che l’ha portata ad essere quello che è.
Un viaggio psicologico, un percorso che non risparmierà niente e nessuno, un flusso costante di immagini, suoni, passato e presente, sogno e veglia, un fiume in piena, una valanga travolgente, pagine e pagine in cui si arriva a non distinguere più tra realtà e allucinazione.
Ipnotico, potente e fottutamente pazzesco.
Ringrazio di cuore Massimiliano Mistri, per la fiducia e per questo fantastico regalo.
I miei tarocchi me lo avevano detto: Clio cara, viaggerai parecchio. E nessuno ti amerà.
Quando non ti ama nessuno, ci si sente come una fiamma che oscilla, si alza e si spegne perché nessuno ha l’attenzione necessaria per schermarla. Quando non ti ama nessuno, le lacrime sono talmente stanche da non trovare una via d’uscita e la disperazione è tale da diventare il tuo unico conforto. E hai quasi fame di disperazione. Quando non ti ama nessuno, è tutto facile perché la tempesta che vive nel tuo cervello ti culla i pensieri e li bagna con acqua salata.
NOVEMBRE – TERESA VERDE e MASSIMILIANO MISTRI
ENTROPIA
PREZZO DI COPERTINA: € 15,00