Ancora una storia ad ambientazione circense che mi permette, di nuovo, di viaggiare all’interno della vita.

Il circo è veramente la grande metafora dell’esistenza, la messa in scena di quel grande show i cui protagonisti vivono drammi inimmaginabili decorati con ampi sorrisi, montagne di lustrini ed evoluzioni magiche sempre al limite tra la vita e la morte.

La protagonista di questa storia magica è figlia di artisti circensi, la sua casa è il tendone del circo e le numerose roulotte con cui si spostano continuamente da un posto all’altro.

Il padre è clown, acrobata e bandito, ma vorrebbe essere una star del cinema, la madre è famosa per il numero in cui la si vede appesa per i capelli a camminare nell’aria sopra il pubblico e questa cosa fa tremendamente paura alla piccola, che teme sempre possa accadere qualcosa di brutto.

Solo la sorella maggiore riesce a calmare le sue paure, e lo fa con uno strano rimedio, raccontandole la storia del bambino che cuoce nella polenta, facendole così provare una paura ancora più grande, che la distrae da quella della madre che potrebbe morire appesa per i capelli.

La favola del bambino che cuoce nella polenta è un’antica storia di origine romena in cui i motivi per cui il bambino cattivo finisce per cuocere nella polenta sono vari e sempre più spaventosi.

Attorno a queste storie, ai lustrini, i viaggi, le avventure, la vita della piccola è fatta in realtà di drammi e tragedie, di cose chiuse in una valigia, che non si possono usare altrimenti si rovinano, di padri che scompaiono, madri assenti, figlie abbandonate e colma del desiderio di avere una casa normale e un benessere famigliare stabile e duraturo.

Un giorno avremo una grande casa di lusso, con la piscina nel soggiorno e Sophia Loren che va e viene da casa nostra. 

Vorrei una stanza piena di armadi, in cui tenere tutti i miei vestiti e le mie cose.

Mio padre colleziona quadri a olio di cavalli e mia madre preziosi servizi di porcellana, che però non usiamo mai perché incartandoli e scartandoli si rovinano e si rompono.

I nostri averi sono avvolti in carta di giornale dentro una grossa valigia.

COLLEZIONIAMO COSE BELLE DI TUTTI I PAESI PER LA NOSTRA GRANDE CASA.

Con gli occhi bene aperti, quel candore semplice che è proprio dei bambini e frasi memorabili che sarebbero tutte da appuntare e memorizzare per sempre, Perché il bambino cuoce nella polenta, di Aglaja Veteranyi, ci regala una storia intima e magica, sempre in bilico tra la luce abbagliante dei sogni e le ombre costanti della vita.

Una lettura incantevole, colma di stupore e brillante ironia.

PERCHÉ IL BAMBINO CUOCE NELLA POLENTA – AGLAJA VETERANYI

KELLER EDITORE

PREZZO DI COPERTINA: € 15,50