Con Tra loro, Richard Ford ripercorre le tappe della vita dei suoi genitori e della sua insieme a loro, dividendola in due e restituendo così altrettante diverse analisi dello stesso arco temporale.

Così facendo, costruisce anche se stesso sulla base dei ricordi legati al padre o alla madre.

Il padre, Parker, era un commesso viaggiatore, rappresentante di una ditta di amido per bucato, che trascorreva la maggior parte del suo tempo in giro per la sua area di competenza.

Partiva il lunedì mattina e rientrava il venerdì sera.

Tutto quello che succedeva in mezzo, durante la sua assenza, non lo riguardava, apparteneva alla sfera domestica, governata principalmente da madre e figlio.

Un padre assente, quindi, ma a suo modo amorevole e premuroso, anche se il Richard bambino non ricorda un particolare coinvolgimento affettivo con lui.

Gli mancava? Non gli mancava? Non è il nocciolo della questione. Semplicemente, non c’era e, quando c’era, andava bene così.

Aveva un carattere irascibile, ma ricorda di averlo visto in collera solo un paio di volte e nessuna delle due per troppo tempo.

Alla sua morte, Richard sostiene di non aver provato quel dolore che ci si aspetta di provare con la perdita di un genitore.

Cerca di ritrarlo anche attraverso le poche immagini che di lui possiede e si interroga su come poteva apparire agli occhi degli altri.

La madre, Edna, è cresciuta in un ambiente familiare ostile, figlia di una ragazza troppo giovane, inesperta e disinteressata al ruolo materno.

Orfana di padre e sballottata tra collegio e lavori troppo precoci, scorge in Parker, questo bell’uomo dall’aria comune, la buona occasione per star bene e riscattarsi moralmente dal poco amore ricevuto.

Il ritratto che lo scrittore ne fa, è un ritratto amorevole, affettuoso, che ne delinea un rapporto solidamente costruito in tutti quei giorni di assenza del padre.

Ma è anche un ritratto di tenera debolezza, di una donna raccontata in una fase tragica della sua vita, la perdita del marito, il suo punto di riferimento.

Ne dipinge così anche la risolutezza nell’andare avanti e la costruzione di un rapporto madre figlio dettato dall’esigenza di diventare soci, collaboratori, indispensabili l’uno all’altra, ma, nello stesso tempo, indipendenti l’uno dall’altra e capaci di affrontare il futuro senza Parker.

Una relazione determinata non da un legame basato su cose comuni, ma dall’amore che mette al riparo ogni cosa, dall’amore affidabile in qualunque momento. Un amore che ha reso possibile l’esistenza dello scrittore nell’espressione propria dei sentimenti più sinceri.

Richard è arrivato tardi rispetto agli standard matrimoniali dell’epoca. È arrivato quindici anni dopo il matrimonio, quando forse ormai Parker ed Edna non ci pensavano più.

Erano abituati a stare sempre insieme, prima di lui. Mai fermi nello stesso posto, continuamente itineranti a seconda delle tappe da percorrere dettate dagli impegni lavorativi.

Stavano bene, erano affiatati, si divertivano e condividevano tutto.

Vivevano l’uno per l’altra, protettori e protetti a vicenda, in una dinamica di coppia che non prevedeva vuoti di presenza.

All’arrivo di Richard le cose sono cambiate.

La madre non ha più potuto accompagnare il padre nei suoi lunghi viaggi d’affari, la dinamica della coppia ha subito un brusco cambiamento e Richard si pone come il terzo, una sorta di posizione esterna al quadro.

Lui esisteva grazie a loro, ma loro avrebbero potuto esistere molto bene anche senza di lui.

Il suo arrivo fu destabilizzante, ma pur sempre una gioia, un avvenimento che cambiò tutta la loro vita ma non l’amore che li univa.

Richard Ford è stato un figlio amato nella normalità e nella quotidianità, e, con Tra loro, ci trasmette proprio questo.

Ci racconta una vita fatta di presenze e assenze, di ricordi pescati nella memoria e filtrati dal tempo, dettagli dimenticati e dettagli conservati, dove qualcosa può certamente andar perduto, ma non l’amore, che come sempre, è causa di bellezza.

TRA LORO – RICHARD FORD

FELTRINELLI

PREZZO DI COPERTINA: € 15,00