Non mi divertivo così tanto dai tempi di Gian Burrasca, alle elementari.
Questa bambina è una vera e propria forza della natura, che guarda al mondo sempre con occhi limpidi e sinceri.
Non si può non amarla e non ritrovarsi a fare il tifo per lei.
Con quella semplicità, tipica e propria di quell’età, ci presenta i lati peggiori del mondo e anche le soluzioni più logiche, quelle che potrebbero farlo funzionare meglio.
Non le vanno proprio giù le inutili cattiverie degli adulti, o le loro bugie, anche se lei ne dice molte, ma solo per necessità, per farla finita in fretta, tanto nessuno crederebbe mai alla sua verità.
I miei non sono mica così, non mi credono mai, soprattutto quando dico la verità. È una cosa talmente strana e folle che mi metto a balbettare e mi si attorcigliano i pensieri e alla fine non so più come è andata per davvero e intanto loro mi guardano con gli occhi cattivi e indagatori. A volte dico semplicemente “Sì, sono stata io” solo perché la smettano con quegli sguardi appuntiti e con l’interrogatorio e poi in quei momenti proprio non lo so più se sono stata io oppure no.
Ci vorrebbe davvero poco per rendere il mondo un posto migliore.
E lei cerca di farlo, ogni giorno, ogni minuto della sua vita, quando si batte per un’ingiustizia, o vendica qualche cattiveria, o, perché no, scrive una lettera all’imperatore per dirgli che la guerra è già durata abbastanza e fa davvero schifo, quindi si potrebbe anche smetterla.
Ovviamente il prezzo da pagare è sempre caro, richiami scolastici, ramanzine infinite da parte dei genitori, punizioni, ma a lei non importa mai, tutto passa in fretta ed è subito di nuovo pronta per combinarne un’altra.
Mi sono divertita molto a leggere le imprese e le avventure di questo personaggio davvero adorabile e ho provato anche molta nostalgia per quello che sicuramente è un mondo perduto, un mondo nel quale abbiamo dimenticato, nascosto in un angolo, quel coraggio che ci faceva guardare tutto con gli occhi aperti e la fronte alta.
Una bambina da non frequentare di Irmgard Keun racconta le esilaranti vicende di una deliziosa bambina dal carattere sfrontato e ribelle, che mi ha ricordato non solo Gian Burrasca, ma anche un po’ Pippi Calzelunghe e la piccola Shirley Temple di Riccioli d’oro.
Una bambina coraggiosa, che non ha paura di sfidare e stravolgere qualunque convenzione sociale, nel nome della libertà e della lealtà più pura.
UNA BAMBINA DA NON FREQUENTARE – IRMGARD KEUN
L’ORMA EDITORE
PREZZO DI COPERTINA: € 16,00