La settimana appena trascorsa è stata talmente piena di emozioni che non so come io sia riuscita a rimanere tutta intera.

Venerdì sera, al Teatro alla Scala, la presentazione di vi avverto che vivo per l’ultima volta, noi e anna achmatova, di Paolo Nori, ha segnato il mio culmine emotivo e la sera, a casa, in silenzio, rivivendo quello che avevo appena provato, ho pensato che è così bello emozionarsi tanto da non riuscire quasi a trattenere le lacrime, che forse in effetti non bisognerebbe trattenerle.

Nata Gorenko, Anna, che per tutta la vita pretende di essere chiamata poeta, non poetessa, abbandona il cognome del padre, che le vieta di infangare la famiglia con le sue faccende disonorevoli, la poesia, e diventa Achmatova, come una sua antenata da parte di madre.

Una donna forte, ostinata, coraggiosa, Anna Achmatova non ha mai smesso di credere nel suo destino di poeta, nemmeno quando la vita l’ha messa in ginocchio, ripetutamente, nemmeno quando la sua poesia non poteva essere scritta, per non rischiare di essere intercettata dal regime, ma solo tramandata a voce. E tutto questo l’ha portata a essere esattamente quello che voleva diventare: il più grande poeta russo del suo tempo.

E la potenza dei suoi versi, arriva ancora a noi, immutata, e urgente, soprattutto adesso. E ci fa guardare dentro e chiederci, ora, cosa stiamo diventando, cosa siamo già diventati.

Anna Achmatova, con la sua vita, il suo lavoro, il suo esempio, ha rafforzato quell’amore e quel rispetto per la letteratura russa, per la storia, per il popolo che mi porto dentro e che diventa sempre più grande ogni volta che scavo un po’ di più, che dalla superficie provo a scendere un po’ più in profondità, a guardare un po’ più da vicino e a non permettermi di giudicare, nemmeno una volta.

Ed è questo che mi fa, sempre, Paolo Nori. Mi fa guardare da vicino, sentire, ascoltare. Mi fa diventare qualcosa di meglio di quello che ero prima.

Questo libro, vi avverto che vivo per l’ultima volta, noi e anna achmatova è una cosa meravigliosa, pienamente meravigliosa nel significato e nel significante.

E io non aggiungerei altro, perché tutto ciò che di intelligente si può dire su quest’ultimo lavoro di Paolo Nori è già stato ampiamente detto, da Paolo Nori stesso e da chi ha le competenze per farlo.

Io vorrei solo dire grazie, ancora una volta, per questa altra, incredibile, vita.

VI AVVERTO CHE VIVO PER L’ULTIMA VOLTA. NOI E ANNA ACHMATOVA – PAOLO NORI

MONDADORI

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